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Pastore Maremmano Grande Guerra nella Grande Guerra
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Vendita
La garanzia “Jacopone da Todi” da oggi anche con “consegna a domicilio”, dal semplice consulto all’assistenza medico-veterinaria, rappresenta un valore aggiunto imprescindibile, cui ogni amatore cinofilo deve avere diritto. Adottare un cucciolo, peraltro di una peculiarità caratteriale e morfologica come il cane da pastore Maremmano-Abruzzese o del Caucaso, significa prioritariamente una scelta di vita dettata dall’Amore, che necessita di una continua assistenza, per ogni aspetto, per ogni dettaglio. Oggi che del Pastore Maremmano ma anche del Caucaso si è scritto molto, si è ridotto lo spazio di non conoscenza da parte del grande pubblico anche grazie al Test Morfologico Caratteriale (TMT) per il campionato sociale, ma non manca mai di presentarsi una circostanza cui le pur autorevoli riviste e pubblicazioni scientifiche del settore lasciano sempre adito a dubbi e perplessità. Nei lontani anni 60-70 quando iniziai a studiare su base scientifica queste razze, il più autorevole amico nonché collega Raymond Coppinger (con il quale condivisi indimenticabili giornate nelle montagne abruzzesi alla ricerca delle migliori linee di sangue del nostro cane da pastore) della Livestock Garding Dogs for U.S. Agricolture nonché dirigente di un grosso allevamento di cani da pastore presso l’Hampschire College di Amherst nel Massachuseets, mi ripeteva che il nostro cane si dimostrava in ogni circostanza il più adatto alla difesa e protezione di armenti e proprietà per la forza fisica, il coraggio, la robustezza, la frugalità distinguendosi nettamente da ogni altra razza (rimando alla sez. “studi di filogenetica” gli approfondimenti delle teorie neoteniche o di pedomorfosi). Assecondandomi totalmente alle dottrine del Coppinger, le ritengo valide ed attuali più che mai per dirimere ogni punto di inevitabile non conoscenza, confermate altresì autorevolmente dalle statistiche del Dipartimento di Stato dell’agricoltura degli USA dove (dallo studio di oltre 4000 cani al lavoro) è risultato che il cane da Pastore Maremmano –Abruzzese è di gran lunga il più affidabile nel restare col gregge, che per nessun motivo lascia incustodito. La sua intelligente, e direi invincibile, strategia di difesa del gregge, oggi, viene usata per la difesa delle proprietà e della persona che è pronto a difendere ad ogni costo, ad ogni condizione. Il Maremmano-Abruzzese svolge i suoi compiti con il medesimo approccio in tutte le situazioni, siano esse familiari o di lavoro in senso stretto. Il coraggio, l’equilibrio, la fedeltà, la grande forza fisica e mentale ne fanno un cane da guardia (direi Il cane da guardia) fortemente protettivo e affettuoso nei confronti della famiglia e, in particolare, dei bambini; mai i malintenzionati devono avvicinarsi a ciò che rimane sotto la sua protezione! E’ umile e sottoposto al padrone severo ma giusto ed equilibrato. Sta spontaneamente vicino ai bambini e li protegge, gioca con loro, purchè non pretendano che esso diventi un giocattolo assurdo sempre disponibile. E’ generosissimo con loro, assolutamente incapace di fare del male con proposito o premeditazione. Non è mai aggressivo, evita lo scontro, non è attaccabrighe con i suoi simili, piuttosto scoraggia con il suo atteggiamento chi lo fosse. Svolge la guardia in maniera infallibile. Aggira l’intruso mettendolo rapidamente in difficoltà; lo costringe a fermarsi alla distanza che egli ritiene di sicurezza o ad una ritirata strategica senza attaccarlo, quindi per provocare tragedie. Non insegue mai chi torna indietro. Non da confidenza agli estranei, da cui solitamente non si lascia avvicinare. Se intuisce che l’estraneo tenta di catturarlo, si allontana di più, e se non può farlo, mostra i denti ringhiando in un atteggiamento deciso e risoluto. E’ dotato di una memoria notevole che gli fa ricordare il sopruso o la violenza subita per anni, di cui prima o poi si vendicherà. Il suo intervento non è mai avventato; se attacca lo fa per giusto motivo, e, se morde lo fa a ragione, senza mai perdere la testa, insistendo o infierendo. Preferisce prevenire il fatto, scoraggiando l’aggressore, il rapinatore, e al limite, colui che volesse realizzare un sequestro. Chi ama il cane da pastore è necessariamente una persona amante della natura, e quindi anche (mi si consenta) della vera natura di questo cane che, a differenza di alcuni suoi simili che hanno perso nel tempo l’attenzione alla difesa del gregge dedicandosi solo alla conduzione, esso, ha conservato intatta questa funzione anche perché il lupo non è mai scomparso dall’Appennino centrale italiano (Vds. sez. “combattimento col lupo”), e, per questo, ha mantenuto più di altre razze da pastore, carattere e attitudine di perfetto difensore guardiano.
 
Franco Simoni
 
Fattrici e Stalloni dei cani di Jacopone da Todi esenti da patologie ereditarie scheletriche certificati da
Università degli Studi di Perugia
Dipartimento di Patologia, Diagnostica e Clinica Veterinaria
SEZIONE DI CHIRURGIA E RADIODIAGNOSTICA